Kit di sopravvivenza post – divorzio Come sopravvivere dopo una separazione e ricominciare una nuova vita

Il periodo immediatamente successivo ad una separazione o un divorzio può essere paragonato a un uragano che colpisce la tua casa: il vento soffia, l’acqua minaccia di allagare tutto…e tu non riesci a trovare asciugamani per fermare l’acqua. Come in un disastro naturale, un kit per gestire le emergenze o un “set di strumenti” da usare all’occorrenza potrebbero aiutarti a resistere alla tempesta.

Ecco qui alcuni suggerimenti pratici:

1. Cerca nuove routine per le faccende domestiche e le incombenze quotidiane.

Quando conviviamo con il/la nostro/a partner, tendiamo a dividerci i doveri domestici. Uno cucina; l’altro fa il bucato. Il partner più forte si occupa dei lavori pesanti, quello più portato per la cura della casa sceglie e procura l’arredamento. In vacanza, il più organizzato stabilisce l’itinerario, mentre chi tra i due ha maggiori abilità nell’uso di internet cerca l’alloggio più conveniente. Tali routine ci confortano, e ci permettono di non sentirci soli davanti a incombenze complesse, o sopraffatti dalla loro gestione pratica.

Dopo una separazione invece dobbiamo fare tutto da soli, o individuare altre persone disponibili ad aiutarci.

Il venire meno delle routine può generare tristezza, o ansia davanti ai compiti più complessi o per svolgere i quali ci sentiamo meno dotati.

Subito dopo una separazione è bene ricreare piccole routine personali, che leniscano il dolore per la fine delle abitudini di coppia, e che ci permettano di svolgere al meglio e in autonomia anche i compiti per noi più complessi.

Se tu e il tuo partner avevate delle precise abitudini per la colazione, continuare a portare avanti tali abitudini rischia di riportarti con i ricordi a quando eravate sereni: meglio cambiare routine e abitudini, ad esempio trovando un nuovo bar dove fare colazione, o nuovi orari, o chiedere a un collega se ha voglia di fare colazione con te prima dell’inizio della giornata lavorativa.

Se ti trovi a dover svolgere compiti per te complessi e che prima erano svolti dal partner, trova un modo per semplificarti la vita senza sovraccaricarti o sentirti ansioso: ad esempio, se hai paura di dimenticare le scadenze, e in questo prima chiedevi al partner un aiuto, ora trova uno strumento (un’agenda, una lavagna o una bacheca) su cui appuntare le cose da fare.

2. Pensa a come gestire le crisi emotive

Essere in coppia aiuta anche a regolare le proprie emozioni, a confrontarci con l’altro e a trovarvi conforto e ascolto. Per questi motivi, quando una persona annuncia la propria intenzione di separarsi, l’altro partner potrebbe fare cose da “pazzo”. Inoltre, noi stessi possiamo essere preda di forti emozioni, senza poter contare su un altro adulto in casa per parlarne e aiutarci a gestirle.

Quando stiamo male, molti di noi come reazione naturale hanno il desiderio di scatenarsi, e di sfogare sull’altro la propria rabbia e la frustrazione. 

Scegliere una rissa è una risposta comune a una spirale interiore di negatività; vuoi spingere quel sentimento fuori di te e su qualcun altro. Ma le emozioni forti, apparentemente incontrollabili arrivano a ondate; si alzano e poi si ritirano. Cavalcare momenti di rabbia piuttosto che agire su di essi per placarli può impedire a un divorzio decente di trasformarsi in un disastro.

Per la maggior parte di noi, condividere i sentimenti con un amico o un familiare funge da valvola di rilascio della pressione. Ma quando ci stiamo separando, potrebbe essere necessario identificare una nuova persona in grado di darci supporto e ascolto. Questo perchè la separazione spesso colpisce anche gli amici della coppia e i famigliari: molte persone si rivolgono a uno psicologo. In molti casi è di aiuto la terapia cognitivo-comportamentale, una forma di terapia basata sul presupposto che i nostri peggiori sentimenti spesso derivano da un pensiero distorto e possono essere modificati in tal senso, per gestire la situazione di emergenza e recuperare la serenità e un nuovo equilibrio.

Oltre a questo, per gestire le violente emozioni che accompagnano una separazione potrebbe essere necessario anche espandere il nostro repertorio di “tecniche di auto-cura”, cioè le attività fisiche e mentali in grado di cambiare in modo efficace il nostro umore. Per ognuno di noi funzionano cose diverse: leggere, correre, ascoltare musica, fare un sonnellino o vedere una mostra d’arte.

3. Trova chi ti possa aiutare nelle emergenze

Chi ti porterà al pronto soccorso alle 2 del mattino, o rimarrà con un bambino mentre corri a scuola a prendere l’altro che si è fatto male? Nel matrimonio, di solito è il nostro coniuge a svolgere questa funzione di “soccorritore”. Per molte persone l’ex partner rimane il nostro soccorritore d’emergenza, almeno nel periodo immediatamente successivo alla separazione.

Ma con il passare del tempo, e con i cambiamenti nelle relazioni che conseguono all’iter della separazione, non sempre questo è possibile. A volte è opportuno identificare in anticipo altre persone, che possano venire in nostro aiuto, qualora avessimo bisogno.

Alcune persone si rivolgono facilmente al coniuge per chiedere aiuto, ma rabbrividiscono al pensiero di chiedere ad altri, per paura di essere un peso, trovandosi poi sole dopo il divorzio. Altre volte, persone che si sono trasferite in una città diversa da quella di origine per sposarsi e stare vicino all’ex partner potrebbero avere difficoltà nell’individuare qualcuno a cui chiedere, dato che i propri famigliari e gli amici di vecchia data sono tutti lontano.

Per tutti noi, allargare la nostra rete di supporto è un vantaggio, per le nostre famiglie e per noi stessi. Potremmo scambiare ore di babysittering con un’altra mamma o alternarci con un altri genitori per la gestione delle incombenze scolastiche dei nostri figli. Potrebbe essere un’occasione per sentirsi preziosi, e al tempo stesso non sovraccaricarsi troppo nella gestione delle incombenze quotidiane, riuscendo al tempo stesso anche ad allargare la nostra rete di amicizie in grado di fornirci aiuto in caso di emergenza.

E tu cosa ne pensi? Quali sono, o sono state, le strategie che hai messo a punto per affrontare al meglio il periodo della separazione?

Se stai affrontando una separazione, o se ne sei appena uscita/o e ti rendi conto che stai facendo fatica a gestire gli strascichi della situazione, puoi contattarmi: imposteremo alcuni colloqui basati sulla terapia cognitivo – comportamentale e famigliare, per risolvere le problematiche concrete e gestire al meglio il cambiamento di vita che stai affrontando e le emozioni ad esso associate.

(articolo tratto e liberamente tradotto da https://www.psychologytoday.com/us/blog/splitopia/201701/build-yourself-divorce-survival-kit )

Se questo articolo ti è stato utile, o se stai attraversando un periodo di crisi nella tua vita sentimentale e stai pensando a come stare meglio puoi contattarmi al numero 347.7663708 o tramite la pagina Contatti presente su questo sito.